I relatori stranieri
Francisco Jose Vera-Garcia (Spagna): la ricerca applicata ai muscoli addominali
Francisco J. Vera-Garcia è laureato in educazione fisica ed è direttore del laboratorio di biomeccanica e salute presso l’Università Miguel Hernández di Elche, Alicante in Spagna. E’ stato anche membro del laboratorio di biomeccanica rachideo, del dipartimento di chinesiologia presso L’Università di Waterloo, Ontario in Canada. Vera-Garcia è autore di 12 articoli indicizzati che riguardano le problematiche della funzione e della stabilità lombare, il condizionamento della muscolatura del tronco e la prevenzione di lesioni spinali.
Il 20-3-2010 a Milano-Assago nel corso del Congresso ISICO la lezione magistrale di Vera-Gracia è stata oggetto di una revisione sistematica da lui recentemente pubblicata sul J Manipulative Physiol Ther sugli "Electromyographic studies in abdominal exercises".
Effettuando una sintesi della letteratura riguardante gli studi di ricerca sull’attività elettromiografica dei muscoli addominali durante l’esecuzione degli esercizi addominali ha potuto produrre una sintesi originale dalle forti indicazioni pratiche ed operative, evidenziando i fattori più importanti per la selezione degli esercizi di rafforzamento degli addominali.
Vera-Garcia presenterà anche una ricerca sugli effetti delle manovre di stabilizzazione addominale sul controllo del movimento e della stabilità vertebrale. Con questo studio si voleva valutare l’efficacia dei corsetti addominali e delle manovre di incavatura addominale per dominare il movimento e la stabilità del rachide negli scompigli rapidi.
Jean-Yves Maigne (Francia): dalla medicina manipolativa alla comprensione dei misteri della lombalgia
Jean-Yves Maigne dirige il Dipartimento di Medicina Fisica presso l’Ospedale Hotel-Dieu a Parigi ed è autore di 57 lavori nella letteratura indicizzata.
E’ un “figlio d’arte”: suo padre è, infatti, Robert Maigne, colui che per primo ha sviluppato la medicina manuale in Francia portandola poi anche in Italia. Jean-Yves però è più interessato alle cause della lombalgia e questa ricerca l’ha portato a tenere in considerazione una gamma più ampia di terapie. Ciononostante, in linea con suo padre, ritiene che la terapia manuale sia insostituibile e rimanga la più applicata almeno nel 50% dei casi.
A questo proposito al Congresso ISICO del 20-3-2010 ad Assago-Milano Jean-Yves porterà un lavoro di ricerca di recente pubblicato negli Annales of Physical and Rehabilitation Medicine su : ”Interexaminer agreement of clinical examination of the neck in manual medicine”, in pratica un lavoro che offre basi scientifiche alla medicina manuale. L’obiettivo di questo studio era di misurare l’affidabilità inter-esaminatore della valutazione clinica del rachide cervicale in medicina manuale e attribuire ai risultati una scala di valutazione all’interno di un questionario funzionale. Lo studio è stato effettuato su un gruppo misto di pazienti ambulatoriali affetti da cervicalgia ma in assenza di radiazione al di sotto del gomito. Sono stati valutati da due medici la rotazione del collo, la presenza di dolore durante gli esercizi di flessione ed estensione, durante la palpazione di diversi muscoli correlati e del rachide cervicale, mediante le misurazioni dei coefficienti di Cohen e di Pearson. I risultati hanno dimostrato una moderata affidabilità inter-esaminatore delle valutazioni cliniche.
Inoltre presenterà una lezione magistrale, pubblicata su Europa Medicophysica nel 2004, d’estremo interesse perché presenta una nuova teoria complessiva sul mal di schiena il cui obiettivo è quello di superare la sindrome bio-psico-sociale proposta da Waddell. Questa sua teoria prevede la classificazione dei pazienti affetti da lombalgia in tre gruppi (o cerchi) principali in base alla localizzazione del dolore e al legame con lo schema organico. Questa classificazione dovrebbe facilitare ai medici la valutazione e di conseguenza rendere più facile la gestione e la scelta del trattamento dei pazienti.
Catherine Marty (Francia): una vita dedicata allo studio della meccanica del rachide normale e patologico
Catherine Marty lavora presso il Dipartimento di Neuroortopedia e Scoliosi del Bambino e dell’Adulto dell’Ospedale R. Poincaré a Garches. E’ allieva di Mme Duval-Beaupere e autrice di numerosi articoli in letteratura internazionale e francese sull'assetto sagittale della colonna vertebrale e la sua biomeccanica. Al Congresso ISICO di Milano-Assago del 20-3-2010 presenterà una lezione magistrale su un argomento emergente nella letteratura internazionale che, grazie alla ricerca d’oltralpe, si sta imponendo all’attenzione della comunità internazionale che si occupa di colonna sia dal punto di vista conservativo che chirurgico: i parametri pelvici che determinano l’allineamento sagittale del rachide. Al di là dell’apparente meccanicismo della definizione dell’inclinazione e versione pelvica e dell’inclinazione sacrale, questi parametri sono oggi riconosciuti come determinanti dell’equilibrio soprastante del rachide, sono probabilmente fissi una volta raggiunta la fine della crescita, e devono essere ben noti e molto considerati da chi opera praticamente sul rachide, sia esso adulto, anziano o in crescita. La Marty presenterà poi una relazione di ricerca di estremo interesse, pubblicata da Spine nel 2007 sulla “Natural history of progressive adult scoliosis”. Si tratta di un’analisi retrospettiva della progressione della scoliosi dell’adulto in modo da poter stabilire una prognosi individuale. La ricerca è stata eseguita mediante una rilevazione di misurazioni a distanza di anni sulle radiografie di pazienti adulti affetti da scoliosi progressiva e l’inserimento dei dati ottenuti in un diagramma raffigurante l’angolo di Cobb e l’età del paziente ottenendo in questo modo due tipi principali della patologia, dove il primo è una scoliosi adolescenziale che protrae la sua progressione anche dopo la maturità scheletrica e il secondo appare o progredisce in età più avanzata peggiorando nella menopausa. Il risultato di questa ricerca originale ha mostrato che la percentuale di progressione è lineare e che il diagramma può essere usato per stabilire una prognosi individuale.